Cavaliere25 giunse in breve alla locanda.
Qui c'era un frastuono generale, tra canti, grida e schiamazzi.
In quel luogo si poteva incontrare la più varia umanità: avventurieri, briganti, zingari, cavalieri erranti e rinnegati, donnine allegre di facilissimi costumi.
"Per me non può riuscirci!" Gridò all'improvviso uno dei presenti. "E' uno spaccone! Non farti ingannare, Jan!"
"E sia..." disse il cavaliere seduto al tavolo "... ora girerò di nuovo i tre boccali capovolti e quando mi fermerò dovrai indovinare dov'è l'anello. Daccordo?"
"Daccordo..." rispose Jan lo zingaro "... ma bada a non imbrogliarmi!"
"E ricorda..." aggiunse il cavaliere "... chi vince si guadegnerà la notte con la signora."
L'avvenente donna seduta accanto a loro, a quelle parole, sorrise maliziosa al cavaliere.
"Un giro per colei che amò Tristano...
ed ecco un rapido gesto di mano...
Un altro giro per l'amata di Lancillotto...
A quale dei tre boccali l'anello è sotto?"
Chiese il cavaliere.
Lo zingaro osservò i boccali con cura.
Poi, con tono incerto ne indicò uno dei tre.
"Sbagliato!" Disse il cavaliere mostrando il boccale giusto. "Hai perso. E come detto, la signora mi farà compagnia per questa notte."
Si alzò e prese con se la donna, che lo seguiva con un ammaliante sorriso.
"Mi hai imbrogliato!" Urlò lo zingaro estraendo un gosso pugnale.
"Attento, Guisgard!" Urlò uno dei presenti al cavaliere.
Questi si voltò di scatto e schivò l'attacco dello zingaro.
Lo immobilizzò e lo disarmò.
"Ed ora lascia Camelot" gli intimò "o la prossima volta non te la caverai solo con un polso rotto!"
Lo zingaro si alzò e con lo sguardo carico d'odio corse via.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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