Entrai nella calda dimora: "Si Si cara Elisabeth, lo so sono stata un po' azzardata, ma credetemi la situazione lo esigeva. Comunque è davvero un gran piacere rivedervi. Forse voi non vi ricordate di me, ci siamo incontrate molto molto tempo fa" e sorrisi ripensando a quel lontano e sereno periodo. Mi girai quindi vero la madre, era davvero una bellissima donna e poi quel sorriso così dolce, come fare a dirle la verità? "Milady, permettete che mi presenti: sono Polgara e sono giunta a Camelot dalle lontane terre dell'est dopo un lungo viaggio. Perdonate la mia irruenza, ma siamo in un momento, come potrei dire, ecco della massima delicatezza ed urgenza." Mai stata brava a parole. Fissai gli occhi della donna...ecco, ottimo, ora avevo trasformato lo sguardo da perplesso e spaventato, cosa aggiungere per calmare la situazione? "Non temete nulla di preoccupante siamo tutti qui per proteggere Voi ed in particolare il vostro bambino. Per quanto mi riguarda fino alla morte." Forse neppure queste parole erano state una buona scelta.
Ci rinunciai e mi rivolsi alla Sorella "Elisabeth, cara Sorella, il tempo è giunto. I segni sono stati chiari: ho visto il Sacro Scrigno aprirsi e questo Bambino tenere in mano le due pietre. Capite ora? Mi dite che avete un messaggio importante da consegnare se vorrete vi aiuterò in ogni modo, ma bisogna allertare i cavalieri, e il bambino...beh....il Bosco Sacro è l'unica possibilità...Cosa ne dite?"
|