Bene ora dovevo portarlo al sicuro prima possibile. Presi il bimbo in braccio, lo avvolsi nelle coperte ed uscii. Feci appena in tempo poichè il tetto crollò ed un sibilo mi pecorse il timpano e mi gelò il sangue: "Polgaraaaa". Quella voce...dovevo fare in fretta. "Caro piccolo spero proprio che i lupi ti piacciano" e così assunsi la forma che avevo ereditato da metà della mia famiglia. Come risposta il piccolino emesse dei gorgoglii divertiti "beh almeno questo è un buon segno" pensai. Presi il fagotto tra gli aguzzi canini e corsi più veloce che potei vero l'Albero Sacro, nell'oscurità della notte e nel forte vento che si stava alzando. Quella voce...possibile?
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