Vedevo il limitare della foresta! Il vento stava diventando davvero una barriera, mi rendeva il passo difficile e rallentato, ma sentii la protezione di Elisabeth ed il suo pensiero che mi faceva da guida. Ripresi a correre più veloce "Grazie sorella!". Lontano scorsi un manipolo di soldati che rientravano a Camelot, non percepivo nefaste vibrazioni, ma era comunque meglio starne alla larga, di certo non avrebbero apprezzato un lupo che portava nelle fauci un neonato.... Il bambino dormiva tranquillo. Eccomi ero entrata nel suolo sacro della foresta, ora l'albero era davvero vicino. Accanto a me scorsi una presenza che correva leggera:"Madre!!" con quanta gioia vedevo i suoi occhi dorati e non era sola c'era tutta la famiglia a proteggergi, attendevano anche loro il nostro arrivo. Un ululato mi indicò l'abero, quale emozione era uno spettacolo! Una luce argentea lo illuminava, ma le tonalità cambiavano di continuo, quale pace, quale profonda sensazione di serentià si percepiva avvicinandosi. Riposi il piccolino nel cavo vuoto ed immediatamente una sfera dorata avvolse la vecchia corteccia. L'impatto d'energia fu talmente forte che mi fece riprendere le sembianze umane. Mi rivolsi a mia madre, che così raramente vedevo, "Madre te l'affido è il prescelto ed è la nostra unica speranza qui sarà al sicuro! Ora io devo tornare a Camelot avranno bisogno anche del mio aiuto. A presto madre" e così dicendo mi allontanai, pensando all'ironia della vita: avevo strappato il piccolino alla sua propria madre per affidarlo alla mia che invece vidi così di rado. Sospirai, questo non era il momento per rimpianti ed elucubrazioni inutili, ogni cosa ha un suo senso e su questa convinzione affrettai il passo.
|