Rimasi per un secondo attonita, poi forse un'eccessiva rabbia mista a disappunto mi assalì. A passo lesto mi avviai verso la casa delle "donnine allegre", dopo aver percepito che Elisabeth aveva portato a termine il suo compito, percorsi il perimetro della casa ed entrai dalle cucine. Appena varcata la porta, che per mia fortuna era socchiusa, mi trovai in un cortile interno e proprio accanto alla fonte c'era un secchio. Non mancai di riempirlo d'acque gelida e salii le scale seguendo i vari gridolini e le risatine. Giunsi quindi davanti alla porta dell'alcova, riconobbi pervenire dall'interno quella fastidiosa risata che mi portavo dietro dall'infanzia, provai ad aprirla ma era chiusa a chiave. Lo so, Elisabeth non sarebbe stata contenta, ma quel che è troppo è troppo. Un tonfo e la porta si aprì, senza pensarci troppo lanciai l'acqua gelida addosso al groviglio di figure: "Calmate i vostri bollenti spiriti! Come potete essere così...così...non siete cambiato affatto...sempre la solita testa calda irresponsbile! Prima vi fate sfuggire la vostra amica e ora invece di darvi da fare a cercarla state qui a perder tempo! Vergogna!" Ero rossa in viso dalla rabbia. Solo allora mi resi conto dell'ambiente attorno a me e purpurea ora anche per l'imbarazzo mi voltai di scatto per uscire.
Ultima modifica di polgara : 25-03-2010 alle ore 14.12.03.
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