"Subito mio signore" mormorai, con voce calda e rispettosa.
Mi alzai e andai nel bagno della stanza , che non aveva niente a che vedere con quello del nostro palazzo, ma l'avrei reso lo stesso accogliente per il mio signore.
Pulii accuratamente la grande vasca, poi la riempii di acqua, facendola scaldare con un macchinario che aveva inventato il mio signore.
Una magia, avrei detto, ma lui diceva sempre che non c'era nessuna magia, solo scienza.
Dopo poco un profumo di essenze inizia a diffondersi nella stanza.
"Mio signore, il bagno è pronto!" sentenziai, affacciandomi alla porta.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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