"Oste!" Gridò Guidon nella locanda. "Portaci carne e vino! E prepara le migliori stanze che hai!"
Poi, rivolto ad Elisabeth:
"Messer Guisgard, prenderemo due o tre stanze? Si, insomma, voi e la vostra amica, immagino stanze separate... ammesso che mi abbiate detto la verità sulla vostra amicizia!"
E rise con il suo caratteristico verso, simile a quello di una cornacchia.
"Guisgard!" Gridò all'improvviso una voce dal fondo della locanda. "Ho capito bene? Guisgard il cavaliere? Non posso crederci che sia proprio lui! Non può avere il coraggio di tornare qui!"
Era un uomo sgraziato, alto e robusto.
Aveva i lineamenti sgradevoli ed una grossa spada che gli pendeva dal cinturone stretto in vita.
Intanto, Guisgard era stato condotto dal servitore attraverso il bosco.
Con loro c'erano lady Perry e Cavaliere25.
Ad un tratto giunsero ad un grande lago.
La Luna illuminava quell'etereo scenario ed era possibile vedere, sull'altra sponda del lago, un grande castello.
"Ecco..." disse il servitore "... il mio padrone ci attende."
"Chi è il vostro padrone?" Chiese Guisgard.
"Presto lo saprete!" Rispose il servitore.
E li condusse verso quel misterioso castello.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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