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Vecchio 31-03-2010, 04.04.49   #280
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Shawn Ap Cerys camminava in quel fresco e luminoso giardino.
I raggi del Sole rendevano vivace e splendente i verdeggianti manti degli alberi.
La mente era leggera ed il cuore felice.
Ad un tratto si sentì chiamare.
Era il suo amato.
Aveva una lunga e bianca tunica che gli copriva il busto e parte delle gambe.
Gli arti invece erano rivestiti da una lucente corazza cromata.
Le sorrideva.
"Amore mio adorato.." cominciò a dire "... il tormento più grande di questo mondo è la separazione da chi si ama e l'attesa per ricongiungersi. Anche dove mi trovo ora i giorni e le notti hanno il loro corso... ed ogni istante senza di te è un tormento senza fine."
Si avvicinò e prese le mani di lei nelle sue.
"L'unico mio conforto è il sogno..." aggiunse "... ed il tuo volto mi appare come un sogno senza fine..."
La baciò e si allontanò.
Poi si voltò indietro.
"E quasi l'alba..." disse "... e stanno per riaprire le mie prigioni. E' ora che vada via..."
E svanì tra la vegetazione.
Ed alle sue spalle apparve, in lontananza, un inquietante castello avvolto nella nebbia.
In quel momento Shawn Ap Cerys si svegliò.
Era in un soffice letto.
Aveva sognato.



Intanto Hastatus aveva intrapreso il cammino che, secondo le sue speranze, avrebbe dovuto condurlo al misterioso Castello del Doloroso Amore.
Cavalcò per un bel pò, quando, prossimo al tramonto udì della grida.
Era una donna che piangeva e si disperava.


Nel frattempo, nella locanda stava per scoppiare un grosso tumulto.
La sorella di Hunz infatti cominciò a gridare ed in breve 5 uomini la raggiunsero.
"Cosa avete, milady?" Chiese uno di loro. "Quel cavaliere mi ha oltraggiata! Ed il mio onore ora è rovinato per sempre!"
Allora quegli uomini era pronti a lanciarsi su Elisabeth, quando all'improvviso questa si mutò in un topolino.
"Dov'è andato quel cavaliere?" Gridò qualcuno nel chiasso che era sorto per quella sparizione prodigiosa.
Scppiò allora una confusione senza fine nella taverna.
Ed uno degli uomini della sorella di Hunz, nella confusione generale, afferrò il povero Guidon.
"Dove diavolo è finito il cavaliere che era con te?" Gridò. "Parla o la pagherai cara!"


Nel castello sul lago, intanto, Guisgard era alle prese con il misterioso castellano.
"Io sono Guisgard..." cominciò a dire il cavaliere "... con chi ho l'onore di parlare?"
L'uomo fissava silenzioso il fuoco, senza mai voltarsi verso Guisgard.
Era anziano ed aveva il volto stanco e sofferente.
Poi, all'improvviso, chiese:
"E se ciò che state cercando non esistesse?"
Guisgard restò turbato.
"Chi siete?" Chiese.
"Un cavaliere che ha intrapreso lo stesso vostro viaggio... ma che non ha avuto la forza ed il coraggio per proseguirlo..." Rispose il castellano.
In quel momento una bellissima luna si specchiò nel lago incantato.
E la foresta assunse i contorni di un etereo ed impalpabile sogno.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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