Lo guardai e sorrisi.
"Credevi che avrei sfoderato la mia katana per te?" con un sorriso beffardo.
"Come ho fatto? Mi sono addestrata per vent'anni, ogni giorno, senza discutere, senza parlare, dovendo competere sempre con chi era più forte di me, con uomini che mi deridevano, finchè non hanno smesso. Da bambina ero come te, ma poi il mio maestro mi ha fatto capire che sono le azioni a parlare per noi.." riaprendo l'ombrellino.
"E ora, se non ti dispiace, credo di avere da imparare anche dal maestro di queste terre!" con un cenno del capo.
"Per intraprendere il bushido, ragazzo, dovrai vestirti di umiltà e di voglia di sacrificio.." guardandolo nella polvere "Non ci si improvvisa, la via della spada non si sposa con nessun'altro ruolo nella vita, si vive solo per esso, ogni giorno, ogni momento... diffida da chi si improvvisa guerriero, e non farlo tu stesso!".
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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