Erano entrambi imbarazzati.
Anche Velv lo era e parecchio.
Scivolò con Gwen sotto le coperte con le loro giovani nudità e forse lui trattenne il fiato per un istante che gli parve infinito.
Poi sentì il corpo di Gwen avvcinarsi col suo calore, quel contatto pelle contro pelle quando lei si strinse al ragazzo.
Titubante lui la tenne a sè, contro il suo petto, con un braccio e restarono così per un altro lungo momento, nel quale Velv avvertiva ogni forma e piega del corpo della ragazza su di sè.
La sua mano allora prese ad accarezzare la pelle di lei.
Piano, in modo incerto, persino quasi goffo.
"Chissà se ha conosciuto altri ragazzi..." disse fra sè Velv "... magari persino uomini... e se... e se io non fossi all'altezza? Se ridesse di me?" In un vortice di pensieri confusi ed eccitati. "Che idiota sono... sono proprio un idiota... magari neanche mi considera..." sudando leggermentre per la tensione e per quel contatto così stretto con Gwen.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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