Poco dopo, Cavaliere25 con i due cavalli raggiunse Guisgard.
"Ottimo lavoro, amico mio!" Disse il cavaliere al suo scudiero.
Ed alcuni istanti dopo giunse anche Perry.
"Milady..." disse il cavaliere andandole incontro "... non c'è che dire, siete una novella Clorinda! E dai vostri abiti presumo che vogliate essere dei nostri."
E preparato il tutto, i tre partirono alla volta del misterioso castello.
In breve furono fuori da Camelot e giunsero, attraverso una lunga strada deserta, ad un antico cimitero.
Qui vi era un vecchio che scavava alcune fosse.
"Buongiorno a voi." Cominciò a dire Guisgard. "Potete indicarci la strada per giungere al Castello del Doloroso Amore?"
Il vecchio si fermò e rispose:
"E' questa la strada. All' inizio, cioè qui, vi è questo cimitero, mentre al termine troverete il castello di cui domandate."
"Grazie e che il Cielo vi ricompensi!" Disse Guisgard.
"Aspettate, cavaliere!" Lo chiamò il vecchio. "Sono vecchio e devo ancora scavare diverse fosse. Più in là vi è una coperta da una lastra. Essa è bloccata da una spessa catena ed io sono troppo vecchio per poterla spezzare. Mi aiutereste?"
"Certo!" Rispose Guisgard. "Mostratemi la lastra incatenata."
Il vecchio allora lo condusse alla lastra.
Guisgard si accertò del reale spessore della catena e la colpì con la sua formidabile spada.
L' anello colpito si spezzò in due, facendo scivolare rumorosamente la catena sui due bordi della lastra.
"Ecco, ora la fossa è libera." Disse Guisgard. "Ma a chi appartengono tutte queste fosse?"
"Sono le tombe dei cavalieri che moriranno al Doloroso Amore." Rispose il vecchio. "E quella che avete appena liberato sarà la vostra, se fallirete."
"Come può essere?" Chiese alterato Guisgard. "Mi avete fatto liberare quella fossa con le mie stesse mani?"
"Se temete questa prova, allora ritiratevi e tornate indietro."
Detto questo riprese a sacavare le fosse.
E Guisgard, insieme a Cavaliere25 e Perry, riprese la via per giungere al castello.
Intanto, nella foresta, salutati lord Loren e sua moglie, partì per il Doloroso Amore.
Attraversò una lunga strada.
Nell' aria vi era qualcosa di strano ed il cavaliere avvertì come un senso di apatia.
Ma continuò a cavalcare senza fermarsi.
Ad un tratto giunse in una radura umida e buia.
La nebbia dominava ovunque.
Ed in quel momento udì dei passi.
Si voltò e vide tre possenti cavalieri avvolti nella nebbia.
Erano scortati da un giovane e bellissimo paggio.
Questi, accorgendosi di Hastatus, cominciò a dirgli:
"Badate di non continuare oltre, messere! Anzi, vi consiglio di tornare da dove siete giunto. Il luogo di cui andate in cerca è stato condannato dal mio signore. E quando i suoi invincibili cavalieri lo attaccheranno, non baderanno certo a riconoscere gli innocenti dai colpevoli! E in quel luogo domineranno dolore, pianto e lutto!"
A queste parole, uno dei tre cavalieri che erano con lui si voltò verso Hastatus ed annuì, come a volerlo mettere in guardia.
Poi, il paggio ed i tre cavalieri scomparvero nella nebbia.
In quel momento Hastatus vide apparire in lontananza un misterioso ed imponente castello.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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