Lui allora smise finalmente di suonare e si alzò, raggiungendo il divano.
Si sedette a cavalcioni su di lei, portando le sue mani affusolate sulla schiena di Gwen.
La ragazza avvertiva il peso di quel corpo forte, robusto, fatto di muscoli sodi ed asciutti, senza però che la schiacciasse in modo pesante.
Poi quelle mani sulla sua pelle nuda e dolorante iniziarono a muoversi piano, sicure, decise, abili in un massaggio caldo, rilassante e rassodante che cominciarono a sciogliere la schiena tesa e dolorante della bella spia.
Quelle mani erano forti, decise, maschie al punto da essere virili e la ragazza ne sentiva ogni beneficio.
Diventava un massaggio sempre più piacevole, persino troppo ad un certo punto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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