Gameah annuì ad Altea e si avvicinarono alla Jeep.
"Prego, milady..." disse con un inchino vistoso e sarcastico la guida "... la mia carrozza è tutta per voi." Sfacciato.
L'auto partì e penetrò nella foresta.
Era un luogo lussureggiante, vasto, di un verde assoluto, con alberi secolari, fiori rigogliosi e suoni sconosciuti a chi viveva in città.
La Jeep attraverso sentieri, dossi, fossati e sterpaglia avanzava in quel luogo che pareva ingoiarla sempre più, come a rapirla verso un mondo fiabesco e misterioso.
Intanto, nella sua astronave, Destresya si era rassegnata ad accettare quel ragazzo.
"Daq..." lui a lei "... mi chiamo Daq, signora..."
Nel frattempo, al porto di Baias, Gwen ed Elv, sefuiti da Lauros, salirono a bordo della nave.
Qui incintrarono un uomo dai tratti orientali, gli occhi magnetici e l'espressione carismatica ad attenderli.
"Benvenuti sul Frutto Perduto, la nave che vi condurrà sull'Isola del Serpente." Con un sorriso ed in inchino.