Cominciarono a cantare strane nenie, filatrocche in un antico idioma dimenticato, mentre conducevano in quella inquietante processione Gwen ed Elv verso quel gigantesco pupazzo di legno.
In breve i 2 ragazzi furono legati alle mani ed ai piedi e poi issati con delle carrucole fin all'altezza del petto di quel pupazzo, facendoli infine entrare in un'apertura che poi si richiuse.
Ora erano intrappolati all'interno di quel gigantesco idolo ligneo.
"Vai, piccola mia..." disse dolcemente Tatiana a sua figlia "... fa ciò che devi..."
La bambina allora con la torcia diede fuoco alla paglia ai piedi del grosso pupazzo, facendo così accendere quell'immenso altare sacrificale agli idoli pagani dell'isola.
"Voglio bruciarci vivi!" Gridò Elv a Gwen.