Erano corridoi bianchi, tutti uguali, dall'aspetto monotono, a tratti angosciante.
Attraverso quei corridoi Gwen raggiunse la mensa dell'ala 1.
Qui vi erano diverse donna impegnate nelle cucine, insieme ad alcuni inservienti, con guardie carcerarie che controllavano i passaggi e le porte.
"Ti aspettavo, Gwen." Disse la signora Frutt. "Vieni, qui c'è sempre bisogno di una mano." Sorridendole. "E poi è incoraggiante vedere come la nipote del direttore si mette in gioco." E le indicò i piatti da riempire e poi da preparare per essere distribuiti ai tavoli dei tenuti già portati dalle loro celle alla mensa.
"Però lavorerai solo qui nelle cucine." Frutt a Gwen. "Tuo zio non vuole che tu vada nel refettorio dei detenuti."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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