Tutto sembrava tornato alla normalità, una corroborante e rigenerante normalità che mi aiutava ad apprezzre ancora di più i momenti passati in giro per il mondo.
Mi ero appena immersa nella pila di relazioni e stavo maledicendo uno o due studenti per la prosa sialba e insipida che avevano, quando il computer mi segnalò una mail.
Ogni scusa era buona per allontanarmi dall'incubo di quegli scritti.
Così, spostai lo sguardo dal foglio che avevo davanti, di una certa Alice Tremolsini, e mi concentrai sul computer.
Aprii così la mail e la lessi.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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