Destresya raggiunse la cabina del capitano.
Lui aprì e la fece entrare.
La cabina appariva di un esotico epittoresco disordine, come la si immaginava pensando ai romanzi d'avventura ed ai film d'azione.
Cartine un pò ovunque, libri di navigazione e di astronomia aperti sulla scrivania ed un paio di pistole vecchie di un paio di secoli appese alla parete.
"Lei ha il raro dono di apparire più bella ogni volta..." disse lui acogliendola "... anche se non riesco ad immaginare come può esserlo ancora di più, dottoressa." Invitandola ad accomodarsi. "Mi sembrava un degno gesto accoglierla con un brindisi. Lei ama il vino?" Fissandola tutta, con un che di selvaggio che sembrava salire dai suoi occhi, al di là dei suoi modi galanti e gentili.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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