Lo yacht avanzava veloce tra le onde spumose ed i bagliori dorati del mare sotto i fendendi del Sole tropicale.
L'isola di Vivas sembrava spuntare oltre l'orizzonte conosciuto, quasi emersa dalla vaga foschia azzurrognola e le esalazioni di calda salsedine.
Man mano che l'imbarcazione si avvicinava Altea poteva vedere i bastioni naturali dell'isola ergersi come gli antichi Greci immaginavano essere le Colonne d'Ercole o la porta della Colchide.
Ad un tratto scogli aguzzi cominciarono a frastagliare il mare corallino, quasi fossero le difese che l'isola aveva eretto fra sè ed il mondo.
Alla fine lo yacht raggiunse la baia naturale dell'isola di Vivas, fino ad arrivare a poche decine di metri dalla riva fatta tutta di sabbia bianca, mentre una vegetazione primordiale, quasi preistorica ricopriva buona parte di quel mondo esotico e avventuroso.