Un colpo alla nuca e Gwen non potè più urlare.
Perse i sensi e tutto si fece buio e silenzioso.
Dopo un pò sentì i capogiri e diverse voci dai suoni grotteschi ed indecifrabili intorno a lei.
Pian piano i suoi occhi cominciarono a vedere meno appannato ed allora iniziò a riconoscere immagini e forme.
Era legata ad un palo e su un altro accanto vide Elv nella sua medesima situazione, ma ancora svenuto.
Intorno a loro decine e decine di quei selvaggi dai corpi tatuati e le membra deformate.
Una vecchia, una sorta di sciamana recitava qualcosa molto simile a formule magiche intorno ad un grosso fuoco che ardeva nella notte.
Tutti cantavano e danzavano.
Lentamente anche Elv riprese conoscenza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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