Era una sera limpida, con una brezza che soffiando dai monti aveva portato via i miasmi della calura e dell'umidità.
Ora le stelle di quel cielo tropicale scintillavano chiare e la foresta sembrava ora addormentata.
Il vocio però degli ultimi operai, i motori delle gru e delle scavatrici ancora in moto e le risate dei militari rompevano, quasi profanavano quel primordiale silenzio della foresta vergine.
"Gwen..." disse Elv uscendo dagli alloggi "... come stai?" Stringendola a sè, con la schiena di lei contro il suo petto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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