Mi immersi totalmente in quella lettura, nello studio di quelle tavolette, adoravo svelare antichi misteri, era qualcosa che mi prendeva completamente, che mi assorbiva.
Eppure era bellissimo voltarmi e vedere Erecit che stava lì vicino, sfogliando un libro mentre io lavoravo. Per un attimo mi voltai a guardarlo ed ebbi la sensazione di come sarebbe potuta essere una vita insieme. Quel pensiero dolce mi strappò un sorriso.
Continuai finchè non riuscii a decifrarle.
Finalmente, dopo un'ora riuscii a comprendere che cosa dicevano.
"Erecit!" lo chiamai, con gli occhi che brillavano "vieni a vedere!".
Gli porsi la tavoletta e gli lessi che cosa c'era scritto, tutta contenta.
"Che cosa ti sembra? Si parla di qualcosa che è caduto dal cielo, come dicevi tu... ma c'è dell'altro, parla di un uovo, come se laggiù ci fosse un non so quale mostro che aspetta di nascere, almeno così la vedevano i nativi. Che ne pensi?" sorridendo.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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