Odigel ascoltava con attensione e una punta di disprezzo le parole dell'uomo e del locandiere.
"Ecco, mia cara, come sono nate le leggende di draghi, di unicordi e di ippogrifi." Disse sottovoce a Destresya. "Quando l'ignoranza impedisce a certi uomini di trovare una risposta allora si immagina una soluzione, partorendo quasi sempre bestialità." Scuotendo il capo. "Credo che forse potremmo far più qui che a Frassus... andremo a Monsearcl." Deciso.
Gwen corse nella sua camera per preprarsi in vista di quella serata.
Ad un certo punto Facio bussò alla sua porta e lasciò un scatolina.
All'interno la ragazza vi tròvò il diadema.
Si trattava di un'opera preziosissima, di oro finemente lavorato e diverse pietre preziose incastonate fra gli arditi giochi di un abile orafo.
Completavano il tutto del corallo delle Indie magistralmente intrecciato per farne piccole rose.