


ahimè...che difficile scelta. Preferire l'uno all'altro...quando non lo merita...come fare? Provare? E sperare in una clemenza dagli autori non menzionati?

....proviamo...non voletemene, vi prego.
1) il buon Dante Alighieri in primis. Le motivazioni? Le avete già ben descritte voi, inutile ribadire gli stessi concetti.
2) Antonio Fogazzaro. Ho letto e riletto Piccolo Mondo Antico più volte. E ogni volta ho pianto veramente. Forse era l'ambiente grigiastro in cui la storia è ambientata che mi coinvolgeva.
3) Boccaccio: lasciar fuori il Decamerone? Giammai! E poi letto durante i primi anni dell'adolescenza come fosse una sorta di "libro proibito!"


4) Il buon Manzoni: croce e delizia di ogni giovane studente: odiato alle scuole medie, adorato alle superiori. E' vero: non si riesce ad apprezzare fino in fondo un'opera quando non si ha la maturità intellettuale adeguata. Quando mi venne ri-proposto i "promessi sposi" alle superiori...avevo già una certa nausea .... ma vi assicuro che, con qualche anno in più alle spalle, lo si apprezza in un modo diverso
5)De Amicis Edmondo: cuore. Aggiungere altro?