"Vi lascio soli." Disse il padre di Altea. "Così lei, dottore, potrà conoscere meglio mia figlia." Ed uscì.
"Bene." Disse Hiss rimasto solo con lei. "Ho letto le sue schede mediche e ipareri dei vari medici che l'hanno avuta in cura. Inoltre nelle lunghe chiacchierate con suo nonno lui mi ha raccontato molto riguardo il tragico incidente e la brutta storia delle droghe. La medicina e le diverse terapie possono molto, ma lo sforzo maggiore deve partire da lei, signorina Altea. Lei deve voler guarire, avere la forza di rompere il muro di silenzio che la sta avvolgendo. Io le darò tutto il mio aiuto ma voglio da lei forza e determinazione." Fissandola negli occhi. "Inoltre, non amando molto la tecnologia, che trovo fredda ed impersonale, mi piacerebbe, almeno nelle nostre sedute, che lei adoperi carta e penna e non più il tablet. Scrivere a mano a mio parere non è solo più poetico, ma coinvolge in pieno mente e cuore, sensi ed istinto. Io credo che possa aiutarci precchio a lungo andare, signorina."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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