Discussione: Curiosità Giochi e passatempi nel Medioevo...
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Vecchio 20-04-2010, 21.04.53   #2
llamrei
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Se l'argomento vi interessa, vi suggerisco questo libro, scritto da una persona che conosco
Alessandra Rizzi
Ludus/ludere
Giocare in Italia alla fine del medio evo
collana Ludica: collana di storia del gioco, 3

giugno 1995, 17x24 cm., 236 p. bross.
ISBN-10: 88-85669-41-7 ISBN-13: 978-88-85669-41-3 € 22,00

Alla fine del medio evo (secoli XIII-XV) mentre nell’Italia di vecchia tradizione comunale i regimi signorili e principeschi intensificavano il controllo sui comportamenti sociali, anche le attività ludiche diventavano motivo di crescenti attenzioni. Le autorità civili e i rappresentanti della Chiesa si preoccuparono soprattutto di combattere l’azzardo. Tuttavia fu indispensabile concedere qualcosa all’“infame” vizio, giungendo persino, con l’istituzione della casa da gioco pubblica (la baratteria), a trarne talora un vantaggio economico. Cresceva, inoltre, nelle autorità laiche la consapevolezza del valore strumentale del gioco, e non solo a fini addestrativi e di ricreazione, ma anche propagandistici e sociali; il palio diventava, così, il gioco “pubblico” dell’Italia di tradizione comunale fra Tre e Quattrocento: espressione della memoria cittadina e momento in cui far confluire istanze religiose e politiche. Anche la Chiesa giunse alla fine a riconoscere la necessità del gioco: così, alle soglie di una nuova età, se lo stato aveva assunto il monopolio dei grandi spettacoli pubblici, la Chiesa avrebbe cercato di controllare, almeno in parte, la ludicità dei singoli.
descrizione
Alessandra Rizzi è ricercatrice di storia medievale presso l’Università di Venezia. Si è occupata di storia del gioco nel basso medio evo, oltre che di storia delle istituzioni e di edizioni di fonti. Collabora alla redazione della rivista “Ludica”.
autrice
Premessa
Un dilemma nella riflessione dei contemporanei
Il gioco illecito nel pensiero tardomedievale
Bernardino da Siena: un modello nella lotta contro l’azzardo
Violenza e povertà per gioco alla fine del medio evo
Il gioco tra regolamentazione laica e proibizione religiosa. L’azione dei comuni: il gioco di fortuna ...
... e l’attività fisica
L’intervento della Chiesa
La moralizzazione del gioco nel pensiero religioso tardomedievale
«pro bravio sive palio currendo»: un gioco promosso nell’Italia dei comuni
Conclusioni
Indice dei nomi e delle cose notevoli



(fonte: http://www.viella.it/edizioni/LudColl/LudColl_03.htm )
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