Al castello, intanto, Perry stava accompagnando la piccola da sua madre.
"Mamma mi starà cercando, ora." Disse la piccola. "Vieni, ti faccio vedere la mia stanza. Ho tante bambole, sai?" E la condusse con se.
Guisgard, nel frattempo, si era rivestito.
"Prendi la mia spada" disse al suo scudiero "e accomoda l' elsa. Durante lo scontro col Cavaliere Verde si è danneggiata."
Ma proprio in quel momento Heylde entrò all' improvviso nella stanza.
"Milady, voi qui..." Cominciò a dire Guisgard.
"Non c' è tempo cavaliere!" Lo interruppe la donna, visibilmente agitata. "Hanno suonato il corno da battaglia e sir Hastatus è corso fuori a raccogliere la sfida!"
"Perchè venite a dirlo proprio a me, milady?" Chiese Guisgard.
"Perchè siete giunto qui per sconfiggere quei cavalieri!" Rispose la donna. "Proprio come sir Hastatus! Ma la lotta è troppo impari! Dovete andare ad aiutarlo, in nome del Cielo!"
Guisgard la guardava senza dire nulla.
"Perchè mi guardate così?" Chiese lei. "Temete che vi inganni? Sospettate che questa sia una trappola? Mi credete tanto malvagia?"
"No, milady..." Rispose lui prendendo il suo mantello. "Farò come mi imponete."
Poi a Cavalier25:
"La spada la prendo con me... tu resta qui e bada al resto della compagnia. Mi raccomando, amico mio... affido tutti loro nelle tue mani."
"Fate attenzione, cavaliere..." gli disse la donna "... nella selva dimorano falsità e tentazioni... siate prudente..."
Guisgard non disse nulla.
E montato in sella al suo cavallo, si diresse verso la misteriosa ed oscura selva.