Gwen raggiunse la caserma, sempre seguita dagli sguardi e dalle fantasie degli uomini che incrociavano il suo sguardo.
A questi si unirono poi gli sguardi delle sentinelle ferme all'ingresso della caserma.
Le sorridevano e le lanciavano cenni d'intesa e di invito.
Nel frattempo Destresya era sempre in auto con quell'uomo tanto misterioso, quanto strano.
Sembrava giunto da chissà quale posto lontano e pareva non conoscere, anzi ignorare le normali abitudini più comuni.
Inoltre quasi non faceva caso a ciò che talvolta lei diceva, facendole ripetere le cose più di una volta.
Come se avesse ben altro in mente, qualcosa che occupava costantemente i suoi pensieri.
"Allora troverò un'altra maschera." Disse. "Ma mi serviranno anche dei vestiti, Miss..." essendo a torso nudo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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