"Accidenti, che bravo!" facendogli l'occhiolino divertita ma con un lieve accenno di malizia.
"Su, allora farò portare una bella colazione in veranda mentre preparano la tua camera!" dissi, con aria risoluta.
Andai nelle cucine, sempre col mio strano accompagnatore appresso, dove ordinai di servirci la colazione in veranda.
Ed è lì che lo portai, nel bellissimo portico coperto di fiori, dove non vedevo l'ora di sedermi da quando ero arrivata in quella casa.
"Allora, generale, ora che siamo belli rilassati vuoi dirmi qualcosa di te?" con un leggero sorriso.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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