Sì era decisamente un tipo strano.
Sapeva passare da un sentimento all'altro con una nonchalance incredibile, come se venisse di volta in volta resettato.
Eppure era anche così.. vero, autentico.
Boh, forse stavo impazzendo.
Ad ogni modo, non mi annoiavo più per lo meno, ma dovevo pur sempre lavorare.
Così mi alzai e gli sorrisi.
"Su, cominceremo dalla cosa più incredibile, un intero parco di macchine!" divertita, per poi condurlo verso il garage.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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