L'uomo fisò Gwen tutto il tempo, ridendo e fumando di continuo.
Una coltre di fumo si addensava ora nella cabina.
"Bene, andiamo." Disse infine lui quando la ragazza ebbe finito di mangiare.
Così la condusse fuori, attraverso uno stretto corridoio di metallo, mentre da ogni dove giungevano rumori e suoni vari.
Infine arrivarono davanti ad una porta e l'uomo bussò.
"E' aperto." Una voce dall'interno.
"Ecco la ragazza, capitano." Luomo aprendo la porta.
"Lasciala e vattene." Il capitano.
Quell'altro fece entrare Gwen e poi andò via chiudendo la porta.
La giovane donne si ritrovò davanti ad un uomo che le dava le spalle e guardava il mare da un oblò.
Nel frattempo estresya era sempre col Generale.
"Perchè allora" lui sfiorandole il braccio con le dita "non mi motri qualcuna delle vostre abitutini terrestri... così potrò meglio confondermi con voi, no?" Fissandola negli occhi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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