Barber si sedette a quella tavola imbandita ed invitò Gwen, Herbet e Raspon a fare lo stesso.
"Quest'isola" disse Barber cominciando amangiare "fungerà da portale." Come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. "Una sorta di deformazione dello spazio-tempo, diciamo simile ad un'interferenza elettromagnetica causata con ogni probabilità da una supernova molto potente. Non temete, non mi illudo che voi possiate comprendere ciò che dico, ma l'importante è intendere quello che io pretendo da voi. Siete uomini d'azione, temerari e disposti a tutto."
"Se ben pagati, professore." Mormorò Raspon.
"Naturalmente." Annuì Barber. "Sarete ben pagati, più di quanto immaginate."
"Io immagino un bel pò di denaro, pofessore." Ridendo Raspon.
"I numeri sono infiniti, capitano Raspon" fissandolo Barber "e quindi non sarà un problema accordarci."
"Ma cosa vuole che facciamo, professore?" Domandò Herbert.
"Che attraversiate quel portale." Rispose Barber.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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