Le mani di lui scivolavano lungo la schiena, i fianchi e sulle gambe di lei.
Continuava a far colare crema sulla pelle di Gwen, spalmandola poi lentamente, con sicurezza e sensualità.
Iniziò ad ungere e a massaggiarle le gambe, fino ai piedi, usando le mani e le dita con maestria, come chi sa come e dove toccare per accendere i sensi.
Pian piano quel massaggio si faceva sempre più audace, arrivando inesorabilmente a lambire l'orlo delle mutandine e del reggiseno di lei.
Lui la toccava e massaggiava piano, infaticabile, abile e sicuro di sè, guardandola costantemente.
"Dimmi cosa pensi..." disse pianissimo, senza smettere di massaggiarla.