Lo ripeteva ancora.
Che cosa voleva dire?
Possedere anche me... perchè, chi aveva posseduto?
I bambini? Quelle erano voci di bambini.
Che cosa strana.
Non me lo riuscivo a spiegare.
E io detestavo le cose che non mi riuscivo a spiegare.
Ma poi accadde qualcosa di ancora peggiore: il bambino che mi chiamava dal cortile.
Possibile?
Ma non era morto?
Beh, lo sarebbe stato presto, se mi aveva visto ammazzare la madre.
Altro che capitan Gaio.
Ad ogni modo, non potei far altro che guardare dalla finestra verso il giardino dove c'era il pozzo e da dove proveniva la voce del bambino.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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