Sorrisi a quelle sue parole.
"Beh, io scrivo gialli, come ti dicevo e per fortuna dalla mia vita reale prendo poco! A volte me i crimini vengono dalla mia mente, a volte da fatti di cronaca, c'è l'imbarazzo della scelta sulle parti più oscure della mente umana..." ridacchiai "Ma mi diverte trasformare in personaggio magari qualche persona particolare che conosco. Ma anche solo conoscenti, non lo so, una volta c'era un panettiere intrattabile e sempre scontroso che ho subito pensato sarebbe stato un perfetto receptionist della centrale, un personaggio completamente secondario, di quei poliziotti ottusi che non capiscono mai un tubo del caso!" ridacchiai.
Poi sospirai.
"Il nuovo progetto è diverso..." guardai un punto indefinito all'orizzonte.
"Avevo in mente di cambiare genere, più che altro per reinventarmi, ma perchè ho come una storia in testa che però non ha una trama nè dei personaggi.. lo so che è folle, ma mi emozionava l'idea e ho pensato che allontanandomi da tutto magari avrei trovato l'ispirazione che cercavo..." poi lo guardai negli occhi e sorrisi.
"Non ti sto annoiando con questi discorsi?".
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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