Destresya non era andata in camera ed avevo deciso di restare a passeggiare fuori.
Era una notte fredda e limpida, con il cielo trapuntato di stelle e un profumo di muschio nell'aria.
I lampioni disegnavano un gioco alternato di bagliori ed ombre, dai contorni vaghi e misteriosi.
Ad un tratto lei vide quacuno verso i cancelli del sito.
Oltre non si poteva andare senza autorizzazione e quel tipo non sembrava certo uno dei professori o degli studenti.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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