Queenie restò turbata, quasi spaventata.
Era stata suggestione?
Forse per la tensione?
Solo dopo diversi minuti riuscì a fare mente locale, a cercare di calmarsi e poi andare dal nuovo professore.
Arrivò nel bel mezzo della sua lezione.
Era un uomo sulla quarantina, di bell'aspetto, con lo sguardo acuto, la dialettica spigliata e gli sguardi di molte studentesse addosso.
"Per questo" disse lui concludedo "il mito è spesso la chiave di lettura per leggere la storia in assenza di documenti e testimonianze dirette. Questo perchè la fantasia è il mezzo con cui da sempre l'uomo immagina una possibile realtà. Ogni mito narra infatti realtà storiche. La città Troia è esistita davvero, così come prima della sua distruzione ci fu una spedizione nel Mar Morto cantata poi nel mito degli rgonauti. E gli esempi potrebbero moltiplicarsi. Bene, per oggi è tutto." Congedando gli studenti e raccogliendo i suoi libri sulla cattedra.