"Lei potrà alloggiare al nostro stesso albergo, dottor Belvin." Disse Elv, mentre l'auto entrava nella cittadina. "Lo stesso vale per lei, signorina." A Queennie.
Era un piccolo centro non lontano dalle pendici di quei monti addormentati, da sempre covo di leggende e tradizioni vecchie quanto il mondo.
Le case, anche nella parte nuova, sembrava addossarsi l'una sull'altra, forse richimando gli antichi impianti urbani dei secoli passati che si ergevano arroccati per salvarsi dalle scorrerie dei Longobardi prima e dei Saraceni poi.
Arrivarono all'albergo e subito furono assegnate 2 camere per Quennie e Belvin.
"Tu va a riposare..." Elv sottovoce a Gwen "... io incontrerò Nigol e Lyann e parlerò loro del dottor Belvin. Ci vedremo più tardi." E le fece l'occhiolino, un gesto intimo e segreto per non dare nell'occhio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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