Dormii profondamente, coccolata da quelle calde coperte. Il vento freddo soffiava fuori dalla finestra, rendendo la stanza così accogliente e magica.
E poi, come una secchiata d'acqua fredda, venni svegliata da un suono acuto e disturbante.
Mugugnai tra le lenzuola, poi afferrai la cornetta del telefono posto sul comodino.
"Pronto?" la mia voce dovette risultare completamente assonnata e tramortita.
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