Con passo rapido uscii dalla mia stanza, percorsi la rampa di scale aggrappandomi allo scorri mano. Evitai una coppietta che, troppo lenta, si stava dirigendo a fare colazione e, una volta nella hall, varcai la soglia respirando l’aria pulita del mattino.
Non ebbi il tempo di muovere un altro passo che, da una delle finestre dell’hotel, sentii un urlo devastato e sconvolto.
Senza pensarci due volte, corsi di nuovo dentro e mi diressi verso la fonte di quel suono straziante.
Poco dopo, arrivò addirittura la polizia.
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