Gwen entrò nella camera e trovò Elv addormentato con le tendine semi abbassate alla finestra.
La stanza era così in una vaga penombra.
Ad un tratto Elv si svegliò di colpo ed i suoi occhi erano diversi.
Erano spettrali, cattivi, carichi di odio mentre i suoi denti erano simili a zanne.
"Questo bastardo è mio..." disse con una voce cavernosa, grottesca e rauca "... mio!"