Restai a pensare ad una soluzione efficace quando la voce di Payl, che ormai conosce abbastanza bene, giunse dalle nostre spalle.
Lo guardai seria, sgranando gli occhi e raggelandolo.
"Oh, sì... Gusve, posso presentarti mio cugino?" domandai rapida "Mi è venuto a trovare questa mattina dopo un lungo viaggio che ha fatto a Parigi. E' stato sei anni a studiare in Francia." spiegai con sincera convinzione, come se le mie non fossero frottole inventate sul momento.
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