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Vecchio 07-04-2021, 00.06.39   #9622
Altea
Cittadino di Camelot
 
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Un letto...un letto morbido e confortevole, non che non ne avessi avuto in quei mesi precedenti ma il letto proprio era tutt’altro.
Sulla pelle il fresco lino aveva un effetto rigenerante, avevo lasciato accesso un lume, avevo timore ad addormentarmi, qualcosa potesse accadere nuovamente.
Era strano, la ciurma della Santa Caterina era stata designata a grandi onori mentre prima erano dei manigoldi e sentivo il rumore della nave volante sopra il Palazzo.
Eh il nostro capitano...ehm scusate...il neo Duca dormiva a pochi metri dalle stanze riservate ai De Bastian.
Quella giornata della sua incoronazione era stata spumeggiante, il suo volto era raggiante, ma il Fiore Azzurro non era stato trovato.
Osservai la mia mano sofferente, avevo ancora l’anello di fidanzamento, come una moglie silenziosa lo avevo seguito, protetto, avevo sofferto per il suo mancato affetto e certo non mi sentivo una Penelope che vede il suo Ulisse ritornare a casa.
Avrei voluto andare da Lui, sentirmi sicura, parlargli ma Lui...Lui mi aveva trattato nei peggiori dei modi in quel lungo viaggio.
La mia famiglia e, soprattutto Nonno Mandus, era adirato con il neo duca Guisgard per non avermi protetto,come le nostre famiglie ci avevano unito dalla nascita.
Petronilla mi raccontò di una diatriba tra mio nonno e mio padre e Lui, il fatto che la loro amata figliola e nipote aveva vissuto in quella gabbia dorata sperando nel suo ritorno e Lui quasi la rifiutò nella nave e molto più scandaloso ed offensivo non si era preso cura della futura moglie. D’ altronde era chiaro che essendo stato nominato Duca quel matrimonio sancito tra loro e il Duca Taddeo l’Austero era valido e reale.
Al sapere di queste notizie il mio animo si rattristò, non aveva mai mostrato il minimo interesse verso di me, eppure era realtà. Avevo vissuto per anni con la foto di un bambino quasi più grande di me, avevo immaginato come poteva essere, se quegli occhi azzurri erano diventati più vispi e vividi e quando lo vidi uscire da quella nave volante quasi stavo per svenire. Tutti quegli anni a pazientare, il fatto di essergli sempre stata fedele come una Granduchessa doveva fare per il proprio marito avevano creato un vortice nel mio corpo. Devo ammettere di essere sempre stata spaventata dal fatto potesse essersi imbruttito, ma io lo amavo da quella foto e vederlo bello come il Sole, spavaldo ed audace mi rese fiera di poter essere moglie di un uomo di quella staffa.
Ebbene si cari lettori, in silenzio rimasi ad amarlo nonostante palesemente mostrava il suo odio verso me….ma come mi insegnarono mi comportai da vera futura regnante taddeide. E non scordiamo da meno che un taddeide rischia pure la famosa “Gioia dei Taddei”, anche se poco credevo alle superstizioni. Chissà a cosa stava pensando il mio duca e capitano nella sua stanza.
L’ intervento di mia madre fu propizio, ovviamente dopo aver accasato tutte le figlie quale miglior partito per la figlia minore; ma ella notava la tristezza nel mio volto e così mio padre e nonno Mandus mandarono una missiva nella stanza del nuovo duca Guisgard dove riferivano che ogni dissapore era scomparso in famiglia grazie all’ intervento della duchessa Altea de Bastian, la quale ogni giorno era più triste per la mancanza di Sua Signoria il Duca e sapeva di non essere la benvoluta da parte Sua ed aspettava un Suo accenno….e così via...tutta questa diplomaticità, non sapevano nemmeno ci davamo del “tu”.
Ma volevo parlare con una vera donna….un uomo si conquistava con altre armi altro che con le lacrime e “Madame Sybille” era sempre la donna ideale.
Scrissi un biglietto da far pervenire alla donna che era nel Palazzo Taddeide, visto si era fatta come nuovo amante un certo Conte de Bruges e certo non volevo entrare in stanza e coglierli in...peccato..se cosi si vuol dire.
Il biglietto fu dato a Petronilla “Di al vecchio maggiordomo Sebastian di portarlo a Lady Sybille e non fare quella faccia innorridita e guai se lo racconti ai miei familiari”.
Mentre aspettavo vidi passare veloce un uccello...era Matiz, che faceva da queste parti, forse andava dalla ciurma e mi affacciai al balcone ad osservare la nave volante sopra il Palazzo.

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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea

Ultima modifica di Altea : 07-04-2021 alle ore 00.14.23.
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