Il mozzo di bordo annuì ad Altea e aiutò la dama bionda a superare il parapetto e salire a bordo.
Lei allora raggiunse la porta del castello di poppa e vi entrò.
Quando fu dentro, davanti a dei bassi gradini, avvertì qualcosa.
un senso di oppressione.
Si incamminò nel corridoio, fino a raggiungere la sala dei comandi.
Qui vi erano le strumentazioni di bordo, come il sestante stellare, il grafometro al plasma, la bussola magnetica, il quadrante planetario e il cerchio azimutale termico.
Ma al centro della sala c'era anche Matiz, appollaiata su uno strano aggeggio, ampio e dai bordi cirolari.
Ad un tatto l'aggeggio si illuminò.
Un istante dopo Matiz non c'era più.
Altea vide allora, per un momento, il bel duca e una donna dai capelli lunghi e verdi.
Un attimo dopo una luce avvolse ogni cosa e la dama De Bastian perse i sensi.