Ascoltai la proposta di Milo, sorrisi appena mentre, con lo sguardo, cominciai a studiarlo.
Non era un brutto ragazzo e io, anche se fossi tornata a casa, non mi sarei messa al lavoro, quindi decretai che divertirsi un poco, non avrebbe portato a nulla di male. Era vero, lui era un ragazzo fin troppo sicuro di sé ma, dopotutto, non per forza doveva diventare un mio grande amico. L'indomani, per quanto mi sarebbe riguardato, avremmo anche potuto dimenticarci i rispettivi nomi.
"Certo, perché no?"
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