Raimbow era stata bravissima.
Le sue arti magiche avevano curato le ferite subite da Hastatus durante lo scontro con il Cavaliere Rosso.
"Dobbiamo trovare il terzo cavaliere..." disse Llamrei "... ma come? Quel cavaliere sembra tanto misterioso quanto invisibile!"
"Egli è molto più vicino di quanto immaginate, milady." Intervenne Alcibiades.
Poi, rivolto a Raimbow, disse:
"Mia signora... questa selva è il luogo in cui i tre cavalieri hanno deciso di incontrarsi. Come il Cavaliere Verde e quello Rosso, anche il Cavaliere Bianco si aggira in questa selva."
"Perchè dunque non ci affiancate, facendoci da guida? Siete saggio e sapreste condurci da lui." Propose Llamrei ad Alcibiades.
"Milady..." rispose questi "... io sono legato a questa cappella. E' qui che discuto sull'unica disciplina che conosco... la filosofia. Essa è retta dalla saggezza. Ma il Cavaliere Bianco obbedisce ai dettami del cuore e dell'anima, non a quelli della mente. Io quindi non saprei mai prevedere e seguire i suoi passi."
"Posso condurvi io da lui!" Gridò una voce all'improvviso.
"Anaclerio!" Esclamò Alcibiades. "Sai bene che non puoi lasciare questo posto da solo!"
"Ma... io posso aiutarli... lasciatemi andare... sarò in loro compagnia e non correrò rischi!"
Era questo un ragazzotto dall'aspetto sgraziato e dai modi poco raffinati. Tarchiato e dalla voce stridula, gesticolava nervosamente ogni qualvolta cominciava a parlare.
"Chi è questo ragazzo?" Chiese Llamrei.
"Anaclerio" rispose Alcibiades "è un orfanello. Fu abbandonato in questa selva in tenerà età e da quel giorno ce ne siamo occupati noi. E' un semplice ed ingenuo ragazzo, sincero e di buoni sentimenti, ma non è mai uscito fuori da questa cappella e temo non saprebbe badare a se stesso."
"Lasciate che io vada con loro..." supplicò Anaclerio.
"Signore..." intervenne Llamrei "... sembra che questo ragazzo conosca il luogo in cui si nasconde il terzo cavaliere. Lasciate che venga con noi."
"Ma come può conoscere quel luogo, se non è mai uscito da qui?"
"Lo conosco... fidatevi!" Rispose Anaclerio ad Alcibiades. "L'ho... sognato... e so come raggiungere quel luogo!"
"Avete detto voi che questo ragazzo è sincero e di buoni sentimenti." Disse Llamrei ad Alcibiades. "Quindi sta dicendo il vero. E se vi fiderete di noi, io ed i miei compagni sapremmo badare a lui."
Alcibiades restò un attimo in silenzio, col viso pensieroso.
"E sia..." rispose dopo qualche istante "... lo affido a voi... ma ricordate, è come un bambino e dipenderà in tutto e per tutto da voi."
"A nome di tutti noi... grazie..." Disse Llamrei.
"Grazie, mia signora!" Esclamò raggiante Anaclerio. "Vi indicherò io come giungere dal Cavaliere Bianco!"
"Bene." Disse llamrei. "Appena sir Hastatus si sentirà meglio, partiremo seguendo le indicazioni di Anaclerio."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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