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Vecchio 08-05-2010, 15.16.45   #623
Talia
Cittadino di Camelot
 
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
“No!” gridai, non appena la donna ebbe finito di parlare. Mi allontanai un poco da lei e presi a camminare su e giù per la stanza, in preda all’angoscia: “Non Ermaus… Non lui…”
La donna mi guardava come se fossi pazza. E forse aveva ragione, ma…
“Non posso andarmene!” le spiegai “Voi non capite… Se Ermaus è qui, se è diventato ciò che voi dite è soltanto per causa mia! La pazzia di Cembelus non è che una scusa, poiché la vera colpevole sono io: sono io che non avrei dovuto lasciarlo partire, io che non avrei dovuto permettere a Cembelus di separarci… Ho fatto un errore in passato e non intendo ripeterlo ancora. Combatterò per ciò che è giusto, combatterò per la verità e per la salvezza del cuore del mio povero Cavaliere, e del mio, e… se soccomberò nella lotta, tanto peggio! Poiché non ho intenzione di tirarmi indietro!”
Lentamente, mi avvicinai ad una delle mie borse, la aprii e ne estrassi un involto di ricca stoffa vellutata rossa. Accarezzai per un momento il fagotto, in preda ai ricordi, poi sciolsi i lacci che lo tenevano stretto e ne trassi un lucido pugnale finemente cesellato. Era un oggetto molto bello: l’elsa era arricchita da un complicato gioco di filigrana, perle e pietre preziose che si intrecciavano in mille forme diverse, la lama a doppio taglio era affilatissima. Quel pugnale, degno di un principe, era stato fatto fare da mio padre per me… anzi, per suo figlio, quando ancora sperava che avrebbe avuto un maschio come primogenito e non me. Tra le mie mani giunse soltanto alcuni anni dopo quando, dopo la sua tragica prematura morte in battaglia, il mio buon duca e zio dispose che mi fosse dato come ultimo ricordo del suo amato fratello. Non sapeva mio zio il duca quanto spesso io avessi giocato e mi fossi esercitata in segreto con quel coltello negli anni a seguire…
Con cura lo infilai sotto l’ampia manica del mio ricco abito e lo fissai con due lacci all’avambraccio, poi tornai a guardare la donna.
“Su di una cosa, tuttavia, avete ragione: il pio e buon abate deve partire da questo luogo, non è giusto che egli paghi per qualcosa di cui non ha colpa!”
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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