Fuori cominciava ad infurire la tempesta.
Enormi banchi di vapore venivano alzati dal monsone di levante, riempiendo l'aria di umidità.
Le raffiche di vento cominciarono a soffiare con vigore, scuotendo i giganteschi alberi che vegetavano sull'isola e sferzando con rabbia la primordiale folta vegetazione.
In lontananza il fragore delle folgori ed i boati dei tuoni annunciavano l'eccezionalità della tempesta, che sebbene usuale a quelle latitudini, è tuttavia ignota a noi del continente.
"Speriamo questo capanno regga..." disse Elv guardando il soffitto scricchiolante "... ho idea che resteremo qui per mesi... qundi che vuoi fare? Tenermi il broncio per tutto il tempo? Perchè non mi dici cosa pensi, Gwen?"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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