Hastatus si alzò a fatica, ma sapeva che di li a poco avrebbe recuperato tutte le sue forze.
"Avete ragione, cavaliere. Sagge parole le vostre." Disse Llamrei rivolgendosi allo stesso Hastatus. "L'unione fa la forza. Anche io credo che dovremmo ritrovare gli altri. Solo così avremo una possibilità di uscire salvi dall'incontro con il Cavaliere Bianco."
Guardò poi Raimbow e Cavaliere25 e strinse loro forte le mani.
"Se usciremo vivi da questa selva..." disse "... lo faremo tutti insieme."
"Anaclerio..." intervenne Alcibiades "... va con loro e fa ciò per cui ti sei impegnato."
"Si... fidatevi di me!" Rispose con tono incerto ma bonario il ragazzo.
E così, la nobile compagnia, guidata da quella curiosa guida, lasciò la cappella e si addentrò nei meandri della sconosciuta selva.
E fatto un pò di cammino, arrivò presso una casa costruita in legno e pietre grezze.
Fuori vi era un vecchio che scolpiva un rilievo su un grosso blocco di marmo.
E con straordinaria maestria, quel vecchio, realizzava immagini incredibili, dotate di una raffinatezza stilistica senza eguali, come se i suoi modelli appartenessero ad un mondo bellissimo ed incantato.
Intanto, al Castello del Doloroso Amore, l'abate e Heylde avevano raggiunto Talia nella sua stanza.
"I pericoli sono ovunque, se la prudenza abbandona i nostri passi." Disse Heylde alla ragazza.
"Milady..." intervenne l'abate rivolgendosi a Talia "... costei è la figlia del nobile signore di questo castello. Il suo nome è lady Heylde."
"Ora vi lascio da soli." Disse Heylde. "Perdonatemi se non mi trattengo con voi, ma mio fratello Ermaus è stranamente inquieto stanotte e mi causa pensieri e preoccupazioni. E' da solo a camminare nel cortile e non vuole farsi avvicinare da nessuno. Ordinerò ai servi di preparare una tisana speciale... ora scusatemi, ma mi ritiro."
E fatto un delicato inchino, Heylde uscì dalla stanza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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