Elv continuava, infaticabile e senza voler accennare anche solo a dminuire il ritmo con il quale la sua sua bocca faceva impazzire Gwen.
Era come un'infinità di carezze, calde e frenetiche, che si muovevano fin dentro di lei.
Il godimento era così forte che ormai la ragazza stentava a restare lucida.
Continuava a stringere le dita fra i capelli bruni e zuppi di suo zio, non sapendo, non capendo più se stringere o allargare le gambe intorno alla sua testa.
Sentiva solo un piacere profondo, che le faceva sussultare il basso ventre, rivoltandolo come un guanto.
Elv era diavolo, un animale instancabile, continuando a farla godere con la bocca in un modo che lei neanche credeva possibile.
Fino a quando, finalmente, Gwen si sciolse, goccia dopo goccia, arrendendosi a quel godimento estremo, facendo esplodere tutto quel folle piacere, mentre il suo corpo aveva teso ogni muscolo.
E fu difficile, se non impossibile evitare di gridare per lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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