Elv entrò dentro.
Onestamente, non mi aspettavo che avrebbe preso la cosa così tranquillamente, almeno apparentemente.
Mi schiarii la voce, quando mi invitò a parlare.
"Ho notato un certo "astio", o forse "insofferenza", se preferisce, da parte sua. Non ho potuto fare a meno di pensare che potesse essere, almeno in parte, colpa mia. Probabilmente, il mio atteggiamento nei suoi confronti le ha fatto percepire dei segnali che può aver frainteso e che ora la fanno comportare con tale freddezza verso di me" dissi, con tono limpido, come il mio sguardo verde.
Accennai un vago sorriso.
"Sono giovane, ma non sprovveduta, dottore. So riconoscere un comportamento simile quando ce l'ho davanti e vorrei dirle che, in ogni caso, mi scuso se, inavvertitamente, le ho dato delle false speranze. Voglio essere molto chiara su questo" sempre guardandolo con fermezza, ma anche con tranquillità.
"E glielo dico anche perchè mi dispiacerebbe se ciò minasse le nostre chiacchierate" con un sorriso un po' più leggero.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
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"Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro"
ABU MASAR, "Libri mysteriorum"
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